lunedì 29 giugno 2009

SANGUINELLO


Famiglia delle Cornaceae
PROPRIETÀ TERAPEUTICHE

A livello somatico ci può aiutare a portare equilibrio a queste disarmonie (in aggiunta a quelle già citate nel libro: IL CANTO DEGLI ALBERI)
  • Ascessi
  • Aterosclerosi
  • Esofagite
  • Insonnia
  • Intolleranza al nichel
  • Osteoporosi
  • Otite
  • Patologie dell’intestino, dei bronchi e del sangue
  • Scottature
  • Tracheite
  • Ulcere
  • È antidepressivo, antistaminico, sedativo, cicatrizzante.
  • È di supporto nelle terapie che curano il cancro e la sclerosi multipla

PIANTE CON CUI SI POTENZIA

Fragola: gas intestinali, parassitosi
Gramigna: regola la sudorazione, herpes, gas intestinali
Imperatoria: regola la sudorazione
Melograno: gas intestinali, herpes, parassitosi
Pruno: arteriosclerosi
Serenella: parassitosi, vertigini, osteoporosi

INDICAZIONI TERAPEUTICHE TRATTE DAI TESTI PIÙ PRESTIGIOSI:

Infarto del miocardio, stati trombotici acuti, ischemia, ipertiroidismo, emorragie, gastroenteriti, enteriti, acidità e bruciori di stomaco. È antiossidante.

giovedì 18 giugno 2009

TESTIMONIANZE

GIUDITTA
Mio marito recentemente ha avuto mal di denti, causato da un infiammazione localizzata ad un ponte fatto circa un anno prima. Il dolore è forte e martellante. Il dentista gli fa prendere l’antibiotico per 6 giorni più un antinfiammatorio più volte al giorno al bisogno. Il dolore non gli passa, si attenua leggermente con l’Aulin ma poi ricomincia a martellante.
Incomincia a prendere anche altre pastiglie piuttosto forti, il male continua e non può prendere altro. Allora gli chiedo se vuole provare le gocce ….. Gli preparo un elisir di: ABETE CELIDONIA SALVIA EDERA Ne mette parecchie gocce direttamente in bocca, poi gli faccio fare delle toccature l’elisir imbevendo del cotone in questa soluzione e messo a contatto della gengiva. Il dolore in pochi minuti si attenua e poi sparisce. Quando ricomincia il male ripete l’operazione con più costanza e finalmente il dolore se ne va. In questi casi ho capito che bisogna abbondare con le gocce inizialmente, poi piano piano si possono ridurre .
Quel giorno mio marito, finalmente dopo l’ennesima prova si convince che le energie delle piante funzionano proprio. E’ ancora più interessante far provare queste energie a persone scettiche come mio marito.

BARBARA
Disarmonia: presunta ansia
Una sera Barbara, venuta a conoscenza della tecnica di estrazione dell’energia delle piante, mi chiede qualcosa per il suo stato ansioso. Senza esitare accetto ma mi fermo a riflettere su quella che lei definisce una situazione di ansia. Non conosco Barbara a fondo, ma ho subito la sensazione che non si tratti propriamente di ansia ma di rigidità… allora le faccio un po’ di domande e trovo conferma della mia sensazione… serra la bocca, digrigna i denti, dorme in uno stato di tensione probabilmente sia fisico che mentale, infatti emerge anche un suo forte dispiacere: non sogna, o meglio, non ricorda i suoi sogni, dice di non ricordare i sogni da anni!!! Ho pensato di provare a darle l’energia del fico….
Elisir: fico, 2 gocce al mattino
Risultato: La notte dopo aver assunto la prima goccia ha sognato e la mattina era particolarmente contenta, non le sembrava vero e, come spesso accade, si pensa ad una coincidenza…. Da quel giorno ha ripreso a sognare…. Si sente bene, non percepisce più la tensione mandibolare ed è molto energica, se ne accorgono anche le persone che le stanno accanto.

DAVIDE (anni 23)
Ferita da taglio mano sinistra, 15 punti di sutura, lesione incompleta di nervo radiale verso dito indice con perdita di sensibilità cutanea.
Trattamento:
· Olio di Fico sulla ferita come antinfiammatorio 1 volta al giorno, durante la medicazione.
· Olio di Melograno in corrispondenza del nervo radiale 2 volte al giorno.
· Olio di Melograno per bocca, 3 volte al giorno, in un’unica somministrazione.
Nessuna terapia tradizionale è stata somministrata, assenza di dolore.
Dopo 2 settimane guarigione completa delle ferite, sensibilità recuperata inizialmente al 90%, poi 100%

mercoledì 10 giugno 2009

CASONCELLI DI NONNA BICE

Questa è senza dubbio una ricetta “godereccia” e, di sicuro, non “dietetica”. Dopo alcune ricette che hanno lo scopo di “curare” il corpo, questa invece è dedicata ai “sensi”. Come dicevano i nostri antenati: “Semel in anno licet insanire” (e forse anche di più), l’importante è: non esagerare. Sono Casoncelli tipici di Barbariga, piccolo paese della bassa Bresciana divenuto famoso proprio grazie a questo piatto! Mia mamma (anni 87) racconta che la trattoria dei suoi genitori (Trattoria Coppini Francesco) era famosa nella zona per la qualità di questi “Casoncelli”. L’ Erbette utilizzate nella ricetta originale sono le Bietole, ma sono altrettanto buoni con il Silene, le cime d’Ortica, la Borragine o altre Erbette commestibili dal sapore non troppo deciso.
Ingredienti per 6 persone:

Pasta:
400 g di Farina bianca 00
3 Uova + 2 tuorli
un cucchiaino raso di Sale

Ripieno:
90 g. di Burro, di ottima qualità, ben cotto
120 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
120 g di Pane grattugiato
60 g di foglioline di Silene scottate (in poca acqua per 4-5 minuti e strizzate)
un pizzico di Saporita, Sale e brodo bollente q.b. per creare un ripieno morbido

Mettete la farina su una spianatoia, fate un buco al centro e versate le Uova, il Sale, l’Olio. Iniziate ad amalgamare gli ingredienti aiutandovi con una forchetta per proseguire poi con le mani. Dovete ottenere una pasta liscia, ben amalgamata ed elastica. Lasciate riposare l’impasto per due ore. Nel frattempo preparate il ripieno che dovrà riposare anch’esso almeno un’ora. Mescolate in una ciotola il Pangrattato, il Parmigiano, le foglie di Silene ben tritate, un pizzico di Saporita. Versatevi sopra il Burro ben cotto, il brodo bollente e amalgamate il tutto molto bene. Lasciatelo riposare. Tirate la pasta in sfoglie sottili (se utilizzate la macchina, la pasta va passata all’ultimo numero) di circa 6 cm d’altezza, ricavate dei quadrati e nel centro posizionate il ripieno. Chiudete i Casoncelli a mo’ di caramella. Cuoceteli per pochi minuti in abbondante acqua bollente salata e, dopo averli scolati, conditeli con Burro fuso e Parmigiano grattugiato.