domenica 11 maggio 2008

UNA STRANA STORIA


Mi chiamo Maria Cornelia e ho da raccontarvi una bellissima e “strana” storia.

Pensare di riuscire a intuire qualcosa che potesse essere utile all’uomo per aiutarlo a stare bene e di trasferire in un libro le mie esperienze in merito, era per me un traguardo irraggiungibile.

Ero convinta che il mio bagaglio genetico fosse sprovvisto di Talenti “speciali”, di essere una persona come tante altre, con delle buone capacità, ma nulla che potesse lasciare un “segno” su questa Terra. Ma, grazie a un “percorso” di ascolto interiore, ora sono consapevole che tutti abbiamo Talenti “speciali”. È nostro compito “scoprirli”, utilizzarli e poi distribuirli agli altri. Così ho fatto.

Cosa ho intuito?

Ho intuito che possiamo utilizzare le Energie guaritrici degli Alberi e delle piccole Piante, semplicemente attaccando un boccettino (chiuso) contenente un veicolo (acqua o olio) al loro tronco, esporre alla Pianta la nostra richiesta di aiuto e attendere. Si lascia il “contenitore” accanto alla Pianta per un periodo di tempo variabile che va da uno a tredici giorni e, successivamente, è possibile utilizzare acqua-olio energizzati per aiutarci a portare equilibrio a disarmonie fisiche, emozionali e mentali.

Questa tecnica ha alcuni punti di forza:

  • è estremamente semplice e tutti possono realizzarla

  • non produce o necessita di materia (tranne quelle del veicolo)

  • non essendoci materia, neppure in forma iniziale, si possono utilizzare le proprietà energetiche di Piante a cui siamo allergici o di Piante velenose

  • non danneggia in alcun modo gli Alberi e le Piante coinvolte che rimangono vive e felici

  • ci consente di usufruire dell’energia di tutta la Pianta (gemme, corteccia, fiori, ecc.)

  • ma soprattutto utilizza Energia viva che viene donata consapevolmente dal mondo vegetale.

Può sembrare una tecnica assurda, considerando che la trasmissione di energia avviene senza contatto con la materia della Pianta, ma vi assicuro che l’energia passa attraverso il contenitore e si ferma nel veicolo. Comunque basta provare, se ci si pensa bene anche le trasmissioni radio funzionano così!
Ho trovato molte difficoltà lungo il mio percorso da quando ho cominciato a rendere pubblica la mia “scoperta”. Sono stata considerata un po’ pazza e di sicuro molto strana, perché quello che avevo intuito usciva dagli schemi della realtà quotidiana fatta prevalentemente di cose concrete, tangibili e visibili; quello che avevo scoperto invece faceva parte del mondo energetico.
Pensare che una Pianta ti possa ascoltare e che addirittura, se richiesto, possa passare le sue energie guaritrici ad un veicolo senza che vi sia un contatto con la materia, è da pazzi. Certo
sono stata tentata più volte di abbandonare i miei “esperimenti” perché, essendo una tecnica nuova, non mi è stato facile riuscire a trovare la modalità di utilizzo di queste Energie. Non vi sono regole standard sul dosaggio da utilizzare perché il quantitativo di gocce è soggettivo e legato al momento.

Tutto questo non mi ha certo fermata, anzi mi ha stimolato a proseguire le mie ricerche.

Fortunatamente non mi sono arresa e ormai le testimonianze sull’efficacia del metodo sono numerosissime, anche se circoscritte geograficamente alla zona in cui abito.

Le mie esperienze sono confluite nel libro: “IL CANTO DEGLI ALBERIManuale di Fitoterapia Energetica” pubblicatomi dalla Casa Editrice EIFIS.
Spero che questa mia storia possa essere utile e ricordatevi: “ciò che non si tenta non accade”.


sabato 10 maggio 2008

SITO WEB

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